Lotteria Italia 2015 Gioca Responsabilmente

Circolo dei Tignosi Blog Lotteria Italia

La lotteria di Capodanno è opportunamente stata ribattezzata ‘Italia’ perché da queste parti è consigliabile puntare tutto sulla Fortuna.
Enzo Biagi

La prima Lotteria italiana sembra risalga al 1449. Si tenne a Milano per fare cassa, per rastrellare soldi per finanziare la guerra contro Venezia. Sono passati 565 anni da allora. Quanti saranno stati i vincitori dei premi messi in palio dallo Stato? Non si sa con precisione, né si conosce, oggi, tolti i soldi dei premi, che fine fanno i rimanenti. Perché per ogni biglietto vincente ce ne sono molti altri perdenti.

Solo i Gratta&Vinci per lo Stato significano 2-3 miliardi l’anno.  

Ma come utilizza lo Stato questi soldi conosciuti anche come Tassa sugli Imbecilli? Non è dato sapere. Né si è mai saputo chi vince questi soldi. Negli Stati Uniti, ad esempio, il vincitore di una lotteria viene premiato pubblicamente. Poi si saprà tutto di lui, della sua nuova vita e di come spende, spande e finisce i soldi. In Italia, no. Tutto segreto. Una volta si diceva che era un segreto perché i vincitori di fortune milionarie o miliardarie avevano paura di attirare aspiranti sequestratori che poi si sarebbero fatti consegnare il denaro sottoforma di riscatto. Sarà vero? Ci piacerebbe sapere se, visto l’elevato numero di concorsi a premi e lotterie varie e relativi vincitori, ce n’è uno di vostra conoscenza. Ogni settimana vengono distribuiti soldi con gratta e vinci, enalotto, lotto, superenalotto: ma dove sono i vincitori? E soprattutto, esistono questi fantomatici vincitori? Un vincitore in verità, è balzato alle cronache. E se ne è conosciuta l’esistenza solo per vicende personali legate a dispute in tribunale. Si tratta di Luciano Gaucci l’ex patron del Perugia calcio ed ex latitante per reati fiscali. A causa di una lite con la fidanzata, tale Elisabetta Tulliani, si scopre che la disputa verteva su una vincita al Superenalotto che Gaucci aveva intestato alla fidanzata per motivi fiscali. Era il Maggio 1998 e il fortunato Gaucci vince 2 miliardi e 204 milioni di lire. Ma l’amore se ne và e con esso anche i soldi. Gaucci fa causa alla Tulliani ma le prove non ci sono e il già milionario imprenditore romano, perde. Non è il fatto in sé che interessa. La notizia è che il vincitore del Superenalotto è uno che i soldi già ce li ha. Perché?

Dunque, piove sempre sul bagnato? Oppure hanno ragione i complottisti a pensare che nella realtà i soldi se li spartiscono, a turno, i soliti noti a cui vengono assegnati biglietti già predestinati alla vincita? Che il povero operaio disoccupato che vince milioni di euro è solo una leggenda inventata per convincerci a continuare a sfidare la sorte? Queste vincite sono vere o è tutto una fiction? Le lotterie sono direttamente proporzionali alla povertà di un paese. Più un paese è povero, con altissime percentuali di disoccupati, più si tenta la fortuna. Tutti alla ricerca del cosiddetto Colpo di Culo che ci cambia la vita. Gioca responsabilmente è l’avvertenza che tutti i giochi d’azzardo devono riportare. Ma è un controsenso, una metafora, ovvero una figura retorica che implica un trasferimento di significato. Come La Legge è Uguale per Tutti.