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LA CASA ACCANTO

La Casa Accanto. La brezza marina, la sabbia fine della spiaggia, la vegetazione fintamente disordinata e selvatica. Ecco gli Hamptons, luogo di vacanza per antonomasia dell’élite urbana newyorkese che vi trascorre le vacanze estive e i fine settimana.

 La Casa Accanto Hampton Life Style

James and Whitney Fairchild – Ph: Francois Halard per House & Garden Giugno 2004

La Casa Accanto

Una Vita in Modalità Relax

Succede che nel 2010 un giornalista decide di acquistare, insieme alla moglie, una graziosa casetta proprio qui. Negli Hamptons.
Come da tradizione tipicamente americana, quando un nuovo vicino arriva nel quartiere ci si presenta, lo si va a incontrare, magare con un cesto di cose golose da condividere o da bere.

Il giornalista, stranamente, viene salutato da un uomo che si presenta come il giardiniere della casa accanto, che è abitata da un famoso medico di New York. Il giardiniere non porta con sè il solito cesto ma una cartella piena di ritagli di giornale. Alcuni erano articoli scritti dal famoso medico, altri erano articoli che parlavano di lui.

La stagione estiva agli Hamptons inizia il 27 maggio, il giorno del Memorial Day e finisce a metà ottobre.

L’estate trascorre placidamente, tra le case dei ricchi e famosi abitanti della zona. Partite a tennis, passeggiate al faro, barbeque, aperitivi, lunghe nuotate, gite in barca, falò notturni a Bay Beach. Una vita in modalità relax.

Feste e Fasti

Un giorno, il giardiniere della casa accanto tornò di nuovo dal giornalista per invitarlo alla festa di fine estate che il grande medico avrebbe dato prima di lasciare gli Hamptons e tornarsene ai suoi pazienti di Manhattan.

Il giornalista e la moglie, come convenzione vuole, accettano con piacere l’invito, se non altro per conoscere questo famoso, grande medico di New York. Immagiamo, perchè siamo cresciuti a pane e cinematografia americana, la coppia vestita nel classico look Hampton: lei con un leggero caftano a fiori di Emilio Pucci e sandali di Malone Souliers, outfit ideale per un party bordo piscina.

Lui con camicia bianca, maniche arrotolate, scarpe da barca indossate senza calzini, maglioncino di cotone appoggiato con disinvoltura sulle spalle ma, come consiglia l’Hamptons Dress Code “Per favore, non legare le maniche intorno al collo!”

 La Casa Accanto Hampton La Villa

La casa teatro di feste con personaggi famosi – Credit: Debra Nussbaum Cohen, William Mebane

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La Casa Accanto Hampton Il Faro

Gita al Faro (jetsetter.com)

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Ecco la coppia, elegante e profumata arrivare a piedi alla casa del vicino. Il nome del medico compare sulla cassetta della posta e anche sullo zerbino. Il giardiniere si aggira tra gli invitati scattando foto a tutti.

Il giornalista riconosce alcune persone famose, attori, scrittori, uomini sportivi, politici. E tutti lì a farsi la foto di rito con il padrone di casa. Le pareti della casa sono piene di queste foto incorniciate: i soggetti sono il medico e ogni singolo amico, conoscente, alcuni pazienti.

Tra chiacchiere inutili e risate, il giornalista, forse per deformazione personale, incomincia ad osservare lo strano rapporto tra il medico e il suo giardiniere. E inizia a fare domande.

Scopre così che il giardiniere è, in realtà, il vero proprietario di casa, il milionario amministratore delegato dell’ Associated Fabrics Corporation, un’azienda di tessuti.
E il medico chi è? Un sacco di cose per il giardiniere, nel corso degli anni. Il giornalista indaga, ci si mette seriamente e scopre che tra questi due uomini c’è un groviglio di legami, primo fra tutti il rapporto tra terapista e paziente, poi faccende di soldi e rapporti familiari sballati.

Tra Rasputin e Svengali

Come un moderno Rasputin, il medico di New York era riuscito a manipolare la volontà del suo ricchissimo paziente e ci aveva impiegato la bellezza di trent’anni, riuscendo a trasformarlo in una specie di servitore personale.
Le lunghe ricerche fatte dal giornalista avranno come risultato 60 ore di interviste, una raccolta enorme di documenti, vecchie foto, video amatoriali, documenti bancari, documenti legali, assegni annullati, inviti e liste di invitati alle feste, lettere personali e ufficiali che coprono quasi quattro decenni.

La Casa Accanto Sara Zamperlin Mago di Oz  - 2017

Mago di Oz – 2017 dipinto di Sara Zamperlin

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La Casa Accanto Landy a destra con Brian Wilson 1976

Brian Wilson dei The Beach Boys con Eugene Landy – 1976

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Una terapia lunga 3 milioni di dollari

Tutto ha inizio nel 1981. Il ricco industriale ha 39 anni. Si sente sopraffatto da tutta una serie di problemi di lavoro, di relazione, familiari e trova sollievo nei consigli di uno psichiatra che, come lo Svengali della letteratura, modellerà ogni parte della sua vita.

L’aspetto che più ci ha colpito non è tanto il fatto in sè, che potremmo definire una truffa pura e semplice, quanto la capacità e il potere che hanno gli psichiatri di manipolare le menti di pazienti particolarmente vulnerabili.

La discussione può essere spostata più verso una questione di etica perchè il dottore, per ottenere il controllo di tutti i beni e le proprietà del suo ricchissimo paziente, non ha esitato ha utilizzare le competenze acquisite con la sua professione.

Uno dei principi della medicina è di non arrecare danno, più difficile nel caso degli psichiatri distinguere il confine tra aiuto o manipolazione.
Lo psichiatra riesce anche a “introdursi” nel mondo lavorativo del milionario, suggerendo azioni da compiere e scelte da fare, spacciandosi, tra gli impiegati dell’azienda, come consulente d’affari e utilizzando anche un altro nome.

Riesce anche a convincere il povero ricco a interrompere qualsiasi relazione con la sorella, unica sua parente.

Tutto perchè, a detta del medico “Tutto quello che vuole sono i tuoi soldi. Spezzerai la tua relazione con tua sorella”.

E il povero ricco lo farà, a cominciare dal rito di tagliare via dalle foto di famiglia il volto della sorella.

La Casa Accanto Lo Psichiatra e le sue Pazienti

Lo Psichiatra e le sue Pazienti

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Famiglia Allargata

Dopo l’azienda, di cui il medico diventerà presidente, tocca alla casa negli Hamptons che tanto piaceva a sua moglie.

Il povero ricco gliela donerà, trasferendosi a vivere in una dependance lì vicino. Tutto per compiacere il medico, rimasto unico suo amico.

In una delle pareti della casa spicca una foto. Ritrae il medico circondato da tre donne, tutti in costume da bagno. Si scoprirà poi che anche loro sono pazienti dello psichiatra, anche loro manipolate, in un gioco perverso che offusca i tradizionali limiti medico-paziente.

Una paziente intervistata dal giornalista ha dichiarato di essere diventata dipendente: “Potrei stare senza mangiare, ma non potrei mai stare senza vederlo. Non ho preso mai preso alcuna decisione senza prima consultarmi con lui”.

Anche lei, come altri pazienti, aveva tagliato i legami sia familiari che di amicizia. C’era solo il dottore.

Relazioni Terapeutiche

Lo psichiatra si difende, affermando che negli anni ’80 gli standard etici non erano come quelli attuali.

E cita due esempi noti. Gli ultimi anni di vita di Marilyn Monroe furono controllati ampiamente dal suo psicoterapeuta, Ralph Greenson con le stesse modalità: sedute ogni giorno, senza limite di orario, isolamento dal resto del mondo e controllo delle finanze della paziente.

Alla fine degli anni ’70, un tale Eugene Landy divenne il terapeuta di Brian Wilson dei Beach Boys, trasformandosi poi nel suo manager, co-autore e produttore esecutivo. Applica una terapia costante 24 ore su 24, che abbracciava “ogni aspetto fisico, psichico, personale, sociale e sessuale”.
Lo Stato della California accusò Landy di esercitare un controllo eccessivo su Wilson ma solo nel 1989 riuscì a revocargli la licenza di esercitare la professione di psicoterapeuta.

La Casa Accanto Marilyn Monroe e Ralph Greenson

Marilyn Monroe e Ralph Greenson

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C’è una ragione per cui esistono dei confini: le relazioni terapeutiche sane sono relazioni esclusivamente terapeutiche. Attraversare i confini può spesso distorcere la terapia.

Come afferma l’American Psychiatric Association in un documento del 2015: “Ogni interazione con un paziente dovrebbe essere a beneficio del paziente e tutte le interazioni che potrebbero potenzialmente causare danni o incomprensioni dovrebbero essere evitate”.

Il medico aveva anche un alter-ego letterario che ha scritto sette romanzi polizieschi inediti. Quintalate di carta che il povero ricco, seduto alla sua scrivania, doveva battere e ribattere a macchina: “Ho digitato e ridigitato, ridigitato e ridigitato per lui” ha raccontato al giornalista.
Insomma, uno psichiatra dalla personalità multipla.

A detta del povero ricco, tutto questo lavoro doveva tenerlo molto, molto impegnato, specialmente nei fine settimana per riempire tutto il tempo in cui avrebbe potuto riflettere su ciò che stava accadendo.

“Bisogna essere in due per ballare il tango”

Poco a poco il povero ricco è riuscito a riprendersi la sua vita, ammette di essere vulnerabile e di aver seguito volentieri le istruzioni del suo psichiatra.
La pubblicazione del lavoro del giornalista, che ha indagato il suo vicino di casa e che esplora l’etica professionale di uno psichiatra che si insinua nella vita personale, familiare e finanziaria di un paziente,  ha causato le prime conseguenze: il medico si è dimesso da tutti i suoi incarichi.

Restano i ricordi della fantastiche feste estive nella casa degli Hamptons quando il povero ricco vestiva i panni del giardiniere addetto al BBQ. Feste di cui adesso nessuno più ricorda di avervi partecipato, soprattutto gli ospiti più famosi.
Ah! potenza della psichiatria.

“Un costante mantra che mi ripeteva il mio psichiatra era che non sarei mai riuscito a gestire la verità. Che sono un aggressivo passivo e come tale non riesco a gestire lo scontro”, ricorda oggi il povero tornato ricco.